Nel cuore della zona classica della coltivazione del vitigno moscato bianco, al confine tra la Langa Astigiana e quella albese, la Cantina sociale Terrenostre di Cossano Belbo (Cuneo) è da 60 anni un punto di riferimento per vignaioli e produttori.
Sabato 11 giugno 2022 questo traguardo di tempo e di spazio, ma anche di esperienza, ruolo sociale e culturale oltre che economico e rurale, è stato festeggiato con una semplice cerimonia famigliare.
Famigliare, perché, come accade spesso in realtà cooperative di questo tipo, nonostante la giusta presenza di rappresentanti delle istituzioni pubbliche (c’erano senatori della Repubblica e assessori regionali con sindaci e consiglieri) e di altri organi dello Stato, dei rappresentanti delle associazioni di categoria e di filiera (tra gli altri c’erano i due vicepresidenti del Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti, Stefano Ricagno e Massimo Marasso), il 60° di attività di Terrenostre è stata davvero vissuto come una festa in famiglia, con il ricordo di chi ha contribuito alla sua crescita, la commozione e, naturalmente, tanti brindisi.
A fare gli onori di casa il presidente ed enologo della Cantina, Felicino Bianco, e il direttore commerciale, Loris Filante (è anche nel CDA del Consorzio dell’Asti). In coda le nostre interviste. A curare tutti gli aspetti logistici i dipendenti della Cantina e decine di volontari a dimostrazione del forte legame tra la cooperativa e il territorio.
Tra le curiosità il successo della simpatica Ape Car messa a disposizione dal Consorzio dell’Asti che ha offerto freschissimi e graditissimi cocktail a base di Moscato d’Asti e Asti Spumante, e la targa di auguri donata dalla Regione Piemonte e consegnata dagli assessori regionali Luigi Icardi (ex sindaco di Santo Stefano Belbo a due passi da Cossano) e Marco Protopapa che regge Agricoltura e Cibo.